Il CEO di Napster, il fondatore, e molte delle figure di primo piano dell’azienda hanno rassegnato le proprie dimissioni a fronte del fallimento delle trattative per l’acquisizione della stessa Napster da parte del gruppo Bertelsmann.
Il motivo del mancato accordo sembra essere attribuibile alle lotte intestine che dilaniano il consiglio di amministrazione.
A fronte di tale decisione la società si troverebbe di fronte all’impossibilità di reperire le risorse economiche per continuare la propria attività , rischiando quindi il fallimento.
In una lettera indirizzata agli impiegati, il CEO Konrad Hilbers ha affermato di avere rassegnato le proprie dimissioni in seguito al rifiuto del consiglio di amministrazione di accettare l’offerta di BMG, fatto che Hilbers considera un grave errore.
Allo stato il consiglio di amministrazione è nella mani di Hank Barry and John Hummer, della società di venture capital Hummer Winblad, che ha investito circa 13 milioni di dollari in Napster e da John Fanning, zio del fondatore.
La redazione