Il giudice federale Marilyn Patel ha accettato la richiesta di quattro della cinque maggiori case discografiche di sospensione della causa in atto contro Napster.
L’ordinanza del giudice della Corte Distrettuale Federale di San Francisco, permette di operare solo una sospensione di 30 giorni, ma il fatto segna una inversione di rotta nella strategia delle case discografiche.
Secondo RIAA i motivi di tale apertura sono da ricercarsi nel fatto che Napster ha evidenziato la volontà di attivare un servizio, basato solo su musica utilizzata a fronte della corresponsione dei diritti.
Altre fonti, che seguono da vicino il caso, hanno invece supposto che il mutamento sia legato al rischio per le case discografiche di essere accusate di comportamento anticompetitivo.
Tale comportamento è stato sottoposto al vaglio del Dipartimento di Giustizia, che sospetta vi possano essere stati dei comportamenti anticompetitivi nelle procedure di licensing, da parte delle majors, alle società concorrenti che distribuiscono musica online.
La redazione