L’associazione dei discografici statunitensi, sulla scorta della ormai nota sentenza Grockster, ha deciso di inviare delle comunicazioni a sette delle maggiori aziende P2P.
Le missive non sono altro che lettere di ‘cease and desist’ con le quali RIAA intima alle aziende di ‘filtrare’ i contenuti illeciti scambiati dai propri utenti, o cessare le attività .
Il Wall Street Journal, tra le aziende coinvolte nell’azione dell’associazione, ha elencato LimeWire, BearShare and WinMX.
Il primo tra i suelencati siti, nel frattempo, ha deciso di mostrare tutto il proprio impegno inserendo un form, per coloro i quali scaricano il programma, nel quale chiede se intendono utilizzarlo per violare il copyright!
La redazione (Raimondo Bellantoni)