Una Corte di Appello di Cincinnati (6th Circuit Court of Appeals) ha deciso che alcuni artisti rap che avevano utilizzato nella realizzazione dei propri brani porzioni delle creazioni di altri artisti, debbano pagare per ogni piccolo frammento musicale utilizzato anche che non significativo.
Quindi in sostanza la Corte ha stabilito il divieto di utilizzare senza avere ottenuto la regolare autorizzazione da parte degli aventi diritto, parti musicali anche scarsamente significative o non immediatamente riconoscibili di brani realizzati da altri autori.
James Van Hook, preside della Belmont University’s Mike Curb College of Entertainment and Music Business ha definito il pronunciamento della Corte decisamente troppo restrittivo, sostenendo che la chiave della questione verta sulla riconoscibilità delle parti utilizzate che consentano di risalire al brano originale campionato.
Oggetto della causa è un brano di NWA, “100 Miles and Runnin” , nel quale è contenuto un campionamento di una frase di chitarra di tre note tratta da “Get Off Your Ass and Jam” un brano anni ’70 realizzato dal maestro della musica funk George Clinton e dai Funkadelic.
Il campione della lunghezza di due secondi è stato abbassato rispetto alla tonalità originale e moltiplicato sino a ottenere un loop, una sequenza, della durata di 16 secondi riprodotta per cinque volte all’interno della canzone.
Una corte di grado inferiore chiamata nel 2002 a decidere in merito (la disputa legale è tra No Limit Films, che sostiene la non proteggibilità del campione da una lato e Bridgeport Music e Westbound Records a sostenere il contrario) si era espressa negativamente in merito alla possibilità che il campione potesse essere protetto da copyright, decisione sovvertita dalla summenzionata sentenza della Corte di Appello di Cincinnati.
La redazione (Raimondo Bellantoni)