Alcuni ricercatori americani di diverse prestigiose università , come Princeton e Rice, nonché di Xerox PARC, sostengono di aver violato almeno quattro tecnologie sviluppate dalla SDMI per la protezione della musica digitale dalla copia.
Secondo i ricercatori, qualsiasi pirata con un alto grado di conoscenze può crackare il codice.
SDMI risponde che non era prevista la violazione di tutti i sistemi di protezione, ma ciò non toglie che l’associazione sviluppi sistemi più forti e potenti: “ciò fa parte di un processo empirico per ottenere la migliore tecnologia”, afferma Talal Shamoon della SDMI.
La redazione – Fonte: CNN