Segnaliamo un interessante articolo che potrebbe far “rabbrividire” più di un autore. Infatti, lo scorso novembre il Congresso americano aveva approvato una norma, modificativa della legge sul copyright, che affermava che le registrazioni di suoni (sound recordings) fossero, in circostanze particolari, di proprietà del committente (p.e. la casa discografica) e non di chi aveva creato l’opera musicale.Più precisamente, il Congresso affermava che le registrazioni audio potessero rientrare nello Status di “work-made-for-hire”, ovvero lavoro svolto per conto del committente, come avviene in alcuni casi per il brevetto.
Ora questa norma è in procinto di essere emendata.
Per leggere sull’argomento, con una analisi della professoressa Marci Hamilton, vi rimandiamo al sito della CNNLa redazione