Il suo noto volto reclamizzava “The Friendliest Topless Cabaret in Reno”, come si auto-definiva uno strip club del Nevada ‘ lo “Spice House” ‘ nei banner che immetteva nella Rete per farsi pubblicità .
E così la bella attrice vincitrice di un Oscar ha presentato un esposto presso l’ufficio federale di Los Angeles.
Infatti non solo la Zeta-Jones non aveva mai dato il consenso allo sfruttamento della sua immagine per quella specifica pubblicità , ma il banner in questione affiancava le sue fattezze a quelle di anonime “ragazze semi nude in pose sessualmente esplicite” (così recita l’esposto).
Kent Wallace, proprietario dello strip club, ha fatto sapere di non avere la minima idea che quello fosse il volto della famosa attrice, e di aver immediatamente rimosso il banner incriminato dal Web. Ma, ha anche dichiarato, “ciò non toglie che tutto questo per noi sia estremamente divertente”. Tant’è che una delle spogliarelliste si fa ora chiamare Catherine “Ta Ta” Jones.
La signora Jones ha risposto tramite i suoi legali: vuole $75.000 per i danni arrecati dalla pubblicità alla “sua immagine nonché persona di alto valore” (stando sempre ai termini dell’esposto).
La redazione (Alessandro di Francia)