Dopo 38 anni passati alla guida di Motion Picture Association of America, Inc. (MPAA) e di Motion Picture Association (MPA), Jack Valenti ha annunciato le proprie dimissioni dalle cariche di Presidente e CEO delle associazioni.
Pur dichiarando di avere lo stesso entusiasmo di sempre nello svolgimento della propria opera, Valenti ha affermato che è arrivato il momento di farsi da parte e lasciare ad altri il ponte di comando che è stato nelle sue mani a partire dal 1966.
Il CEO di MPAA è stato testimone di una repentina rivoluzione tecnologica nel cinema e nella gestione dei media: in pochi decenni si è passati infatti dalla realizzazione dei primi videoregistratori alla rivoluzione digitale che ha portato alla creazione del DVD.
La rivoluzione tecnologica ha globalizzato lo scenario e Valenti si è adoperato affinché MPAA/MPA fosse fisicamente presente con le sue sedi a Bruxelles, Nuova Delhi, Rio de Janeiro, Singapore, Toronto e Pechino allo scopo di poter meglio tutelare gli interessi dei propri associati in campo internazionale.
Con l’avvento dell’era digitale Jack Valenti si è battuto strenuamente per introdurre limitazioni di natura normativa e tecnica allo scopo di arginare il fenomeno della pirateria.
Valenti pur giudicando positivamente il progresso tecnologico in atto ha sempre sostenuto che è necessaria una maggiore protezione dei contenuti e dei diritti dei titolari ora esposti in misura sempre maggiore ai pesanti effetti della pirateria.
La filosofia dell’ormai ex Presidente può essere riassunta in queste parole: “Il compito di MPAA è di assicurare che i film e i programmi televisivi statunitensi possano liberamente competere in campo internazionale e siano protetti dalla pirateria nell’era digitale”.
Il successore designato è Dan Glickman che ha ricoperto in precedenza il ruolo di Segretario per l’Agricoltura ed è stato Membro del Congresso.
La redazione (Raimondo Bellantoni)