L’aspra battaglia legale che si sta disputando in Canada tra il quotidiano Globe and Mail e i free lance in merito alla corresponsione dei diritti agli autori per la pubblicazione dei contenuti in formato digitale è ora giunta dinanzi alla Corte Suprema.
I giornalisti sostengono che i contratti alla base della fornitura dei contenuti al giornale non comportassero la possibilità della pubblicazione di contenuti in Rete o l’inserimento degli articoli in raccolte su CD-Rom, come invece avvenuto.
Richiedono quindi la corresponsione di una somma aggiuntiva in relazione al predetto utilizzo.
La causa potrebbe avere un certo impatto in quanto se da un lato è vero che i contratti recentemente predisposti dalla testata comprendevano l’utilizzo dei contenuti in formato elettronico, dall’altra è altrettanto vero che molti articoli redatti nel passato pur non prevedendo un siffatto tipo di impiego sono attualmente inclusi nei database della pubblicazione.
Secondo alcuni esperti la Corte potrebbe essere influenzata da una precedente decisione della Corte Suprema Statunitense, nel caso The New York Times v. Tasin, che nell’occasione si è pronunciata in favore degli autori.
La redazione (Raimondo Bellantoni)