British Phonographic Industry (BPI) basandosi su i risultati di una ricerca condotta da TNS dal 2002 al 2004, una importante azienda nel campo delle ricerche di mercato, ha calcolato il danno indotto dal P2P all’industria fonografica del Regno Unito.
BPI ha infatti asserito che le previsioni di acquisto relative al mercato discografico per i predetti anni erano di 1,5 miliardi di sterline e che invece i reali acquisti sono stati pari a 858 milioni di sterline in conseguenza sostiene BPI del crescente impatto dello scambio illecito di file musicali attraverso le reti peer to peer. Il danno biennale ammonterebbe quindi alla astronomica cifra di circa 650 milioni di sterline.
Peter Jamison, chairman di BPI, ha affermato che tale dato oscura i pur buoni risultati ottenuti dalla commercializzazione dei brani digitali in Rete.
La redazione