Parlamento Europeo: discussione sulla brevettabilità dei software

La proposta della Commissione per una direttiva europea sulla brevettabilità del software sarà presto discussa dal Parlamento Europeo.
Il modo degli attivisti (si pensi al movimento no-gobal di Porto Alegre) vede la brevettabilità del software al pari del voler brevettare gli esseri viventi o gli organismi geneticamente modificati.
Per loro così come per i Verdi, tale proposta minaccia l’idea stessa di software libero.
La direttiva ha come obiettivo l’armonizzazione delle procedure degli Stati Membri e permetterebbe alle società di brevettare i software resi pubblici, come nel caso degli Stati Uniti.
Secondo chi si oppone alla adozione della Direttiva, l’obbligo a brevettare gli algoritmi costringerebbe tutte le società a controllare tutti gli algoritmi presenti nei loro software e provare la proprietà di tali algoritmi o contestarne l’utilizzo non autorizzato ad altre aziende.
Il pericolo sarebbe costituito dal fatto che i costi legati a una operazione di controllo di tale tipo, non farebbero che accentuare le tendenze monopolistiche del settore.

La redazione (RB)

Su Giovanni d'Ammassa

Avvocato con studio in Milano dal 1997, coltiva sin dall'Università lo studio e l’insegnamento del diritto d’autore. Fonda Diritttodautore.it nel 1999. Appassionato chitarrista e runner.

Controlla anche

A gennaio entra in vigore la decima classificazione di Nizza

L’Ufficio per l’Armonizzazione nel Mercato Interno UAMI informa che la 10a edizione della classificazione di …