La banda larga favorisce il proliferare della pirateria.

BSA ha segnalato il rischio che un più veloce accesso alla Rete possa acuire il problema della pirateria, e si è per questo rivolta al governo statunitense per sviluppare un assetto normativo più severo.
Un accesso più veloce alla Rete ha come conseguenza, secondo quanto sostenuto da BSA, la migrazione del mercato dei software piratati dai banchetti degli abusivi al Web.
Il più facile accesso alla Rete non implica solo poter ottenere contenti musicali piratati ma anche sempre in maggior misura la possibilità di trovare, scambiare, o persino commercializzare software di illecita provenienza.
Secondo BSA gli studenti sono tra le categorie più attive nello scaricare software piratati dalla Rete. In uno studio condotto dalla stessa associazione è stato infatti rilevato come il 23% degli studenti del college e delle università statunitensi avessero ottenuto programmi software tramite il Web e solo il 32% avesse regolarmente acquistato tale software.
BSA ha quindi sottolineato il pesante impatto economico del fenomeno e si è appellata anche all’Europa perché adotti un linea oltremodo dura nei confronti del furto della proprietà intellettuale

La redazione (Raimondo Bellantoni)

Su Giovanni d'Ammassa

Avvocato con studio in Milano dal 1997, coltiva sin dall'Università lo studio e l’insegnamento del diritto d’autore. Fonda Diritttodautore.it nel 1999. Appassionato chitarrista e runner.

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