La società di ricerche Ac Nielsen ha realizzato una recente indagine sul comportamento degli italiani nei confronti dell’acquisto di dischi, i cui risultati sono stati pubblicati in occasione della diffusione dei dati di mercato mondiali.
L’universo analizzato è stato di circa 38 milioni di italiani dai 14 anni in su, dei quali solo il 32% (12.400.000 circa) ha dichiarato di aver acquistato dischi nel 2001. Il 67% ha dichiarato di non aver acquistato alcun supporto musicale.
Gli acquirenti di dischi in Italia sono così suddivisi:
– 51,4% uomini
– 48,6% donne
– 30,5% degli acquirenti di dischi ha tra i 25 e i 34 anni
– 21,5% degli acquirenti di dischi ha tra i 18 e i 24 anni
– 19% degli acquirenti di dischi ha tra i 35 e i 44 anni
– 13,4% degli acquirenti di dischi ha tra i 45 e i 54 anni
– 7,9% degli acquirenti di dischi ha tra i 14 e i 17 anni
– 7,8% degli acquirenti di dischi ha oltre 54 anni.
Rispetto al 1997, gli acquirenti tra i 14 e i 24 anni sono scesi complessivamente del 6,6%, mentre sono saliti gli acquirenti con più di 45 anni, cresciuti del 7,2%.
Il 38% degli acquirenti si rivolge a negozi specializzati (che rispetto al 97 sono calati del 9%), in particolare sono in maggioranza i giovani tra 14 e 24 anni del Centro Sud a frequentare questo tipo di punto vendita. Il 23,2% degli acquirenti si rivolge alla grande distribuzione (passata dal 18% del 97 al 23% del 2002). Si tratta in prevalenza di acquirenti tra i 35 e i 54 anni.
Ai megastore, che rappresentano il 14% del mercato, si rivolgono in prevalenza gli acquirenti tra 18 e 24 anni, che vivono nei grandi centri urbani del Nord Ovest.
Alle edicole, che rappresentano il 4,4% del mercato (segmento che rappresentava meno dell’1% nel 97), si rivolgono in maggioranza acquirenti tra i 55 e i 64 anni. Cresciuto anche il segmento degli acquirenti di musica su bancarelle e in particolare presso venditori ambulanti, aree dove si concentra, peraltro, il fenomeno della pirateria musicale. Gli acquirenti su bancarelle o venditori ambulanti sono passati dal 4% del 1997 al 9,8% del 2002 e si tratta in maggioranza di giovanissimi che vivono al Sud. Quasi insignificante, per ora, l’acquisto di dischi via Internet, che rappresenta meno dell’1%.
Il 45,4% degli acquirenti di dischi ha un titolo di studio di licenza media inferiore, il 34% un diploma, il 4,3% è costituito da laureati e il 15,6% non ha alcun titolo di studio. La condizione professionale degli acquirenti di dischi è così suddivisa: il 25,4% sono studenti, il 19,4% sono operai, il 19,1% lavoratori dipendenti, il 12,7% lavoratori autonomi, il 9,4% casalinghe, il 7,3% in cerca di occupazione e il 6,7% pensionati.
La redazione – Fonte: FIMI