In occasione della conferenza stampa di ieri il Presidente di FIMI, Alberto Pojaghi ha dichiarato: “Lo scorso anno FIMI aveva lanciato un allarme per la crisi del settore. Poco o nulla è stato fatto dalle istituzioni e la crisi persiste come hanno mostrato i dati di mercato annunciati di recente.
Siamo ancora in alto mare con la legge sulla musica e con la defiscalizzazione, mentre altri settori hanno ottenuto interventi in finanziaria, alcuni, come quelli sul calcio, scandalosi.
L’Italia deve porre il problema della revisione dell’IVA sul fronte comunitario come una delle priorità della Presidenza UE del secondo semestre e vanno subito previsti meccanismi di incentivazione per la produzione discografica, pena l’inaridimento dell’attività di ricerca e sviluppo, con danni per la produzione nazionale.
Siamo qui a Sanremo solo perchè RAI e Comune hanno, come si dice, messo mano al portafogli e aumentato i contributi spese per le aziende discografiche.
Per quanto riguarda il futuro del Festival, risolte le problematiche economiche, bisogna metter mano alle modalità di scelta degli artisti, sia giovani sia big, da parte dell’organizzazione. Se vogliamo che l’evento possa anche essere utile al mercato discografico, vanno riviste molte cose e l’industria discografica deve essere un partner.
Non si può pensare che 300 candidati vengano ascoltati da una Commissione artistica in poche ore e su questo si costruisca il cast.”
La redazione (GD)