Lo scorso febbraio il Tribunale di Bologna, accogliendo le richieste formulate dalla Divisione Legale della Direzione Generale della Siae, ha condannato la signora C.G. ad una pena di 8 mesi di reclusione e 2.000 euro di multa a causa di un’ingente quantità di supporti illegali, contenenti musica e film, prodotta presso lo stabilimento Digital Press di Calderara del Reno.
L’operazione è stata effettuata nel 2009 dalla Guardia di Finanza di Venezia, insieme all’Ufficio Antipirateria della Siae, la Federazione contro la Pirateria Musicale (FPM) e la Federazione internazionale dell’Industria Fonografica (IFPI). I supporti sequestrati sono stati più di 80.000 oltre a tre linee di produzione presenti nella fabbrica.
Le matrici provenivano dagli Stati Uniti ed erano duplicate nello stabilimento bolognese.
I supporti illeciti venivano poi inviati in Olanda in mezzo a scarti di produzione e smerciati in territorio olandese e tedesco confezionati in cofanetti e venduti al prezzo di 80 euro.
L’imputata è stata anche condannata al risarcimento dei danni nei confronti di Siae ed è stata concessa una provvisionale immediatamente esecutiva per l’importo di 50.000 euro.
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