La sentenza n. 14757/2019 del 12 luglio 2019 del Tribunale di Roma ha condannato Dailymotion SA (società del gruppo francese Vivendi) al risarcimento di oltre 5,5 milioni di euro in favore di RTI (società del Gruppo Mediaset), per violazione del diritto esclusivo di comunicazione al pubblico di materiali coperti dal diritto d’autore.
Si tratta nel caso di specie di 995 video, estratti da trasmissioni del gruppo RTI, caricati da privati a partire dal 2006, di cui taluni rimasti online fino al 2013.
Il Tribunale ha stabilito come non possa riconoscersi a Dailymotion la qualifica di provider passivo, di cui al DLGS n. 70/2003, e quindi debba essere considerato responsabile, in funzione del tasso di interazione che i singoli video caricati generavano.
Il Tribunale si allinea quindi alla nuova Direttiva Copyright 2019/790 sul diritto d’autore nel mercato unico digitale che seppure non ancora recepita con apposito provvedimento normativo, costituisce comunque fonte interpretativa del diritto interno.
Già con la sentenza n. 7708/2009 la Corte di Cassazione, nel caso RTI Vs Yahoo, anch’essa favorevole al gruppo RTI, aveva parlato di “indici di interferenza” come strumenti per identificare la natura attiva o passiva del provider.
La sentenza inoltre fissa anche una penale di 5.000,00 euro per ogni giorno di ritardo nella cancellazione dei video.
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