Con la sentenza pubblicata in questi giorni e relativa alla causa SKY – SIAE, di cui abbiamo dato notizia nei giorni scorsi, il Tribunale di Milano conferma il principio dell’irrinunciabilità dell’equo compenso per copia privata, poiché si tratta di compenso diverso da quello oggetto del procedimento.
“Questa sentenza conferma quanto da sempre da noi sostenuto – dice il Presidente Nuovo IMAIE, Andrea Miccichè – ovvero che l’equo compenso per copia privata è un diritto indipendente e diverso dagli altri diritti riconosciuti agli artisti, interpreti ed esecutori ai quali, quindi, spetta un diritto irrinunciabile all’ equo compenso per copia privata a prescindere da qualsiasi diverso accordo in merito. La sentenza – conclude Miccichè –fa quindi luce su una questione fondamentale, confermando che anche a fronte di una eventuale cessione del diritto all’ equo compenso per copia privata, gli artisti interpreti esecutori mantengono comunque la piena legittimazione a ricevere la quota di copia privata di loro spettanza“.