L’avvocato generale della Corte di Giustizia europea Cruz Villalà³n ha depositato le conclusioni nella causa C-70/10 tra Scarlet Extended (provider internet belga) e la Société belge des auteurs compositeurs et éditeurs (Sabam). Secondo l’avvocato generale mettere filtri per limitare su internet il traffico peer-to-peer, lo scambio (spesso) illegale di file, potrebbe ledere in linea di principio i diritti fondamentali.
Villalà³n sostiene che “la predisposizione di un tale sistema di filtraggio e di blocco si risolve in una limitazione del diritto al rispetto del segreto delle comunicazioni e del diritto alla protezione dei dati personali tutelati dalla Carta dei diritti fondamentali. L’applicazione di un tale sistema limiterebbe inoltre anche la libertà d’informazione tutelata dalla Carta dei diritti fondamentali”.
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