Corte d’Appello di Milano: Yahoo non è responsaile della pubblicazione da parte degli utenti di video tutelati dal diritto d’autore

Con sentenza n. 29/2015, la Corte d’Appello di Milano, nella causa tra Yahoo! e Reti Televisive Italiane Spa, ha ribadito il principio che le piattaforme di video sharing non sono responsabili della pubblicazione da parte degli utenti di video tutelati dal diritto d’autore, pur essendo tenute a rimuoverli, ma solo in presenza di segnalazioni “qualificate, puntuali e circoscritte”.

La sentenza d’appello ribalta la decisione di primo grado, ove era stato stabilito che la diffusione, da parte di Yahoo!, di brani e filmati da programmi TV costituiva violazione dei diritti del titolare del diritto d’autore. Secondo il Tribunale Yahoo non avrebbe potuto godere del “safe harbour” prevista dalla direttiva europea 2000/31/Ce sul commercio elettronico, in quanto hosting provider “attivo” e non “passivo”, poiché aveva gli strumenti e le funzioni per trattare i contenuti.

Su Giovanni d'Ammassa

Avvocato con studio in Milano dal 1997, coltiva sin dall'Università lo studio e l’insegnamento del diritto d’autore. Fonda Diritttodautore.it nel 1999. Appassionato chitarrista e runner.

Controlla anche

Corte di Giustizia Europea: in caso di violazione del diritto d’autore il provider deve comunicare (solo) l’indirizzo postale di chi ha effettuato il caricamento

In caso di caricamento illegale di film su una piattaforma online, come YouTube, il titolare dei diritti d’autore può chiedere al gestore, ai sensi della direttiva sul rispetto dei diritti di proprietà intellettuale, unicamente l’indirizzo postale di chi ha effettuato il caricamento, ma non gli indirizzi e-mail o IP o il numero telefonico