Sentenze

Corte di Cassazione: le rassegne stampa sono lecite anche prima dell’introduzione del nuovo art. 43-bis l.d.a., se si rispettano i criteri dell’art. 65 comma 1 l.d.a.

Con ordinanza del 9 gennaio 2023 della Prima Sezione civile, la Corte di Cassazione ha precisato che nel regime anteriore all'introduzione dell'art. 43-bis l.d.a., sussisteva il diritto alla riproduzione di articoli, informazioni e notizie pubblicati sui giornali e periodici editi, non oggetto di riserva di riproduzione e utilizzazione ex art. 65, comma 1, l.d.a. nel rispetto delle prescrizioni e dei limiti stabiliti dal predetto articolo.

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La parodia di Zorro è lecita ma…

La Corte di Cassazione ha recentemente emesso una ordinanza riguardante l'utilizzo della parodia del personaggio di fantasia Zorro. La Corte ha stabilito che la parodia di Zorro è lecita e senza vincoli, poiché rientra nella libera manifestazione del pensiero. Tuttavia, c'è un limite alla libertà: l'indebito vantaggio tratto dall'uso, anche "caricaturale", del giustiziere nero.

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La Corte di Giustizia Europea respinge il ricorso proposto dalla Polonia avverso l’art. 17 della Direttiva Copyright: provider obbligati a controllare i contenuti caricati dagli utenti

La Polonia ha proposto dinanzi alla Corte di giustizia un ricorso di annullamento dell’articolo 17 della direttiva 2019/790. Ad avviso della ricorrente, tale articolo viola la libertà di espressione e d’informazione garantita dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Nella sentenza del 26 aprile scorso, la Corte respinge il ricorso proposto dalla Polonia

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Corte Costituzionale: legittimo il ricorso alla decretazione d’urgenza per disciplinare l’intermediazione del diritto d’autore

Il ricorso alla decretazione d’urgenza per disciplinare l’intermediazione del diritto d’autore anche in favore di organismi di gestione collettiva diversi dalla SIAE era sorretto da adeguate ragioni di necessità e urgenza.

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Corte di Giustizia Europea: in caso di violazione del diritto d’autore il provider deve comunicare (solo) l’indirizzo postale di chi ha effettuato il caricamento

In caso di caricamento illegale di film su una piattaforma online, come YouTube, il titolare dei diritti d’autore può chiedere al gestore, ai sensi della direttiva sul rispetto dei diritti di proprietà intellettuale, unicamente l’indirizzo postale di chi ha effettuato il caricamento, ma non gli indirizzi e-mail o IP o il numero telefonico

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Il TAR del Lazio conferma il provvedimento di AGCM emesso nei confronti di SIAE per abuso di posizione dominante

Il Tar del Lazio respinge integralmente il ricorso presentato da SIAE promosso al fine di ottenere l’annullamento del provvedimento dell’AGCOM con il quale veniva accertato un “abuso di posizione dominante” posto in essere da SIAE tramite una serie di condotte finalizzate ad escludere i concorrenti dai mercati relativi ai servizi di gestione dei diritti d’autore.

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