Via libera a BPI da parte della Alta Corte Britannica per conoscere i nomi dei maggiori uploader

BPI (British Phonographic Industry) ha ottenuto dall’Alta Corte britannica l’autorizzazione a ottenere dai service provider i nominativi di 31 individui accusati di avere messo a disposizione una grande quantità di file attraverso la Rete attraverso sistemi P2P.
Secondo quanto previsto dalla proceduta britannica gli ISP hanno 14 giorni di tempo per fornire a BPI i nomi dei sospetti.
Questa azione fa seguito a un’altra tornata di azioni legali precedentemente realizzata dall’associazione che secondo i dati rivelati dalla stessa ha portato a concludere con successo 23 casi su 26.

La redazione (Raimondo Bellantoni)

Su Giovanni d'Ammassa

Avvocato con studio in Milano dal 1997, coltiva sin dall'Università lo studio e l’insegnamento del diritto d’autore. Fonda Diritttodautore.it nel 1999. Appassionato chitarrista e runner.

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