Oltre 50 perquisizioni domiciliari sono state eseguite nei giorni scorsi dal nucleo pt di venezia sull’intero territorio nazionale per reprimere una serie di reati nel settore della pirateria musicale e della pedopornografia.
Il costante monitoraggio della rete internet consentiva ai militari del gruppo tutela beni e servizi del nucleo pt di venezia di individuare alcuni soggetti che, attraverso il cosiddetto “file sharing”, condividevano illecitamente con altri utenti milioni di file musicali e video in formato elettronico tutelati dal diritto d’autore.
Questo tipo d’illecito viene comunemente legato alla leggerezza di qualche adolescente che, pur di ascoltare l’ultimo pezzo del suo gruppo preferito, non si rende conto che sta comunque rendendosi partecipe di un illecito.
si tratta, purtroppo, solo dell’apparenza, perche’ invece, dando corpo ai sospetti dei militari, l’attività illecita non serviva solo a violare la normativa sul diritto d’autore.
Tra i soggetti che utilizzavano il file sharing” si celavano infatti anche due soggetti dediti alla diffusione di file video a contenuto pedo-pornografico.
E’ proprio il sistema di diffusione ed il bacino di utenza, tipicamente giovanile, a rendere oltremodo insidioso questo tipo di illecito, poiché la violazione del diritto d’autore potrebbe essere in realtà , come è avvenuto in questo caso, uno strumento per catturare in rete adolescenti.
dai 50 diversi indirizzi IP, grazie anche alla preziosa collaborazione fornita dalla f.p.m. (federazione contro la pirateria musicale, ente privato che collabora con la guardia di finanza a tutela dei diritti d’autore detenuti dalle compagnie discografiche) si è risaliti, tramite i provider, ai nominativi dei soggetti dediti all’illecita attività , ottenendo dalla locale procura della repubblica (p.m. dott. giovanni zorzi) altrettanti decreti di perquisizione domiciliare su tutto il territorio nazionale.
Veneto, lombardia, piemonte, valle d’aosta, liguria, toscana, lazio, abruzzo, campania, emilia romagna, puglia, sicilia e calabria le regioni in cui le fiamme gialle veneziane, con l’ausilio di altri reparti del corpo, sono intervenute con un blitz a sorpresa nei giorni scorsi.
all’esito dell’attività operativa, che ha visto impegnati oltre 200 finanzieri, sono stati denunciati all’a.g. 2 soggetti per violazioni in materia di pedopornografia, altri 46 per violazione alla normativa sul diritto d’autore.
Sono stati sequestrati quasi 2.000.000 di files audio/video duplicati abusivamente, circa 16.000 supporti ottici cd/dvd, 72 personal computer, 200 hard disk e sono state applicate sanzioni amministrative per un importo complessivo di 3.200.000 euro.
“”Dopo le recenti azioni contro il sito pirata svedese (Pirate Bay) e contro server che consentivano la diffusione illegale di materiale protetto da diritto d’autore””, ha dichiarato Enzo Mazza, Presidente della Fimi, la Federazione di Confindustria che rappresenta le principali aziende discografiche italiane”” siamo soddisfatti di questo ulteriore giro di vite che colpisce grandi fornitori di contenuti illeciti””.”
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