Il media analyst Eric Garland, fondatore della società Big Champagne che analizza i trend della Rete, ha comunicato a un comitato di senatori dello Stato della California che si occupa della pirateria in Rete i risultati della propria ricerca, evidenziando una situazione piuttosto preoccupante.
Secondo Garland infatti i volumi generati dai sistemi P2P hanno ormai superato quelli generati dall’industria discografica, e il fenomeno è ormai praticamente inarrestabile.
Il “free downloading”, secondo quanto riportato nell’indagine, è ormai praticato da 61 milioni di americani dei quali solo il 9% è conscio di compiere una azione illegale, e il trend di crescita degli utenti dei sistemi P2P è destinato ad aumentare.
Secondo Garland risulta impossibile arrestare la tendenza e quindi gli sforzi dell’industria musicale devono essere rivolti a sviluppare sistemi di distribuzione in Rete, e non impiegati per costose cause che hanno come solo effetto rendere sempre più popolari i sistemi di file sharing.
La redazione (RB)