I Metallica contro Napster

Guerra sul web tra i Metallica, la famosa band di heavy-metal, e Napster, il provider di musica su internet, accusato dal gruppo musicale americano di estorsione e infrazione dei diritti d’autore.

Musica gratis, grazie a Napster.com
Il principio alla base del funzionamento di Napster è semplice e può essere definito un baratto di musica on line. Qualsiasi navigatore di internet può infatti cliccare sul sito di Napster e scaricare la musica che preferisce, scegliendola a seconda del titolo del brano o del nome dell’artista.

La canzone viene cercata e scaricata dal computer di altri utenti di Napster, che l’hanno a loro volta scaricata allo stesso modo, o l’hanno convertita per l’utilizzo in rete dalla versione originale. Le canzoni non vengono infatti salvate su cassette o cd, ma sull’hard drive, nell’ormai celebre formato speciale Mp3.

In questo modo, è evidente, non c’è più bisogno di correre al negozio di musica e spendere soldi per l’acquisto di un nuovo album, dal momento che basta un click in rete per poterlo ascoltare.

“Mentre un utente di Napster scarica alcune canzoni sul proprio computer ‘ dice Howard King, avvocato dei Metallica ‘ altri utenti possono duplicare le canzoni che lui ha salvato sul proprio hard drive. Tutto diventa una colossale festa in cui si copiano cd”.

L’avvocato dei Metallica, Howard King
I Metallica hanno deciso di intervenire legalmente contro Napster, accusandola di violare in modo lampante le regole federali in materia di diritti d’autore. “Questa festa deve finire adesso”, ha intimato King.

L’avvocato ha detto alla CNN che all’inizio gli artisti hanno preferito rimanere in silenzio, nel timore di mettersi contro i propri fans, che sembravano non averne abbastanza di musica gratuita. Ma poi, ha spiegato, “i Metallica si sono resi conto che serviva un artista di rilievo che si schierasse e parlasse degli effetti di Napster sui diritti e il benessere di tutti coloro che scrivono e suonano musica”.

I Metallica hanno così consegnato alla Napster i nomi di ben 335.000 utenti che hanno scaricato le loro canzoni dal sito sotto accusa, chiedendo a Napster di impedire che questi continuino in futuro a copiarne i lavori.

Il 10 maggio, Napster ha fatto sapere di aver agito per fermare 317.000 di questi utenti, sostenendo di avere la tecnologia necessaria per assicurare che gli utenti che hanno copiato illegalmente i dischi dei Metallica non possano tentare di farlo di nuovo attraverso uno “screen name” diverso.

Una soluzione parziale che non accontenta però il gruppo dei Metallica, né tantomeno il loro avvocato, che preferirebbe Napster eliminasse direttamente le loro canzoni dalla propria lista.

Laurence Pulgram, avvocato di Napster
L’avvocato di Napster si appella innanzitutto alla decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti, secondo la quale lo scopo dei diritti d’autore è innanzitutto quello di “promuovere il progresso” nel campo della scienza e dell’arte, mentre i compensi monetari sono secondari. “I diritti d’autore ‘ dice l’avvocato Laurence Pulgram ‘ esistono negli Stati Uniti a beneficio del pubblico, e il pubblico interesse richiede che le nuove tecnologie siano rese disponibili dove potenzialmente non trasgrediscano la legge”.

Pulgram sostiene infatti che soltanto una frazione minima, il 2% dei gruppi esistenti sul mercato, riesce a firmare un contratto con le principali case discografiche. Il resto, dice, è abbandonato a se stesso e costretto a lottare per costruirsi una carriera, senza disporre delle risorse necessarie per promuovere la propria musica per radio, in televisione o in concerto. Napster offrirebbe quindi un valido aiuto ai nuovi artisti, e nelle ultime settimane ne avrebbe già lanciati cinquemila.

Inoltre, controbatte l’avvocato, che dire dei diritti di quei fans che hanno regolarmente acquistato i dischi dei Metallica o di altri artisti nei negozi e che vogliono comunque aver l’opportunità di ascoltare la musica con il proprio computer’ “I Metallica sostengono forse che questi fans non hanno il diritto di scaricare le copie in Mp3′”, chiede Pulgram.

Napster mette infine sotto accusa anche l’accuratezza con cui sono stati selezionati i 335.000 fans, cui i Metallica hanno chiesto sia impedito di scaricare la propria musica da Napster. Trentamila di essi, sostiene l’avvocato, hanno detto di essere stati erroneamente identificati.

Fonte: CNNItalia.it

Su Giovanni d'Ammassa

Avvocato con studio in Milano dal 1997, coltiva sin dall'Università lo studio e l’insegnamento del diritto d’autore. Fonda Diritttodautore.it nel 1999. Appassionato chitarrista e runner.

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