A fronte di una sempre maggior pressione da parte dei produttori cinematografici e discografici statunitensi nei confronti delle reti peer-to-peer, gli utenti che le utilizzano per scambiarsi film e musica si stanno facendo più prudenti.
Secondo un articolo di Jefferson Graham apparso ieri sul sito web quotidiano USA Today, gli abituali frequentatori delle reti di file-sharing statunitensi, spaventati dalla possibilità d’incappare nei sempre più frequenti controlli, messi in atto dai produttori per rintracciare e perseguire attraverso richieste di risarcimento chi usa tali sistemi per scambiarsi senza autorizzazione film e musica, stanno cercando strade alternative ai network più famosi.
Principalmente si stanno creando dei gruppi che scambiano i file attraverso reti private, non aperte a tutti come i noti Kazaa e eDonkey, nelle quali gli utenti si conoscono e quindi si fidano a effettuare gli scambi.
L’Associazione che riunisce i produttori cinematografici Americani (MPAA) sta inoltre portando avanti una campagna per convincere il Congresso ad approvare una normativa che proibisca la registrazione di film nelle sale cinematografiche, dal momento che molti dei file in circolazione nei circuiti peer-to-peer provengono proprio da questa fonte.
La redazione (Marco Bertani)