Via le ‘Sezioni specializzate in materia di proprietà industriale ed intellettuale’, arrivano le ‘Sezioni specializzate in materia di impresa’. Quadruplicato il costo di accesso alla giustizia per l’autore e l’artista

Nella bozza di decreto liberalizzazioni approvata dal Consiglio dei Ministri, all’art. 2, si prevede che al D.Lgs. 168/03 siano apportate una serie di modificazioni, tra le quali si evidenzia la scomparsa delle sezioni specializzate in materia di proprietà industriale ed intellettuale, trasformate ora in “Sezioni specializzate in materia di impresa”, a cui è affidata, oltre a quelle originarie in materia industrialistica e di diritto d’autore, una competenza estesa in materia di diritto societario, e, soprattutto, il quadruplicamento del costo del contributo unificato se si instaura una causa dinnanzi tali sezioni.
Questo significa che il semplice autore o artista che vuole fare valere in giudizio un proprio diritto d’autore o connesso si trova ad affrontare un costo quadruplicato rispetto il semplice cittadino, per portare le proprie istanzi dinnanzi a un Tribunale che, oltre a dover conoscere una materia estremamente specialistica come il diritto d’autore, si trova investito di ulteriori compiti in materie anch’esse peraltro estremamente specialistiche.
Sembra evidente che tale passo del Governo non sia assolutamente condivisibile, la nostra paura è che si assista a un progressivo degrado delle competenze.

Su Giovanni d'Ammassa

Avvocato con studio in Milano dal 1997, coltiva sin dall'Università lo studio e l’insegnamento del diritto d’autore. Fonda Diritttodautore.it nel 1999. Appassionato chitarrista e runner.

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