Il Ministro Franceschini firma il decreto che ridetermina l’equo compenso per la copia privata

Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini, dopo un’approfondita istruttoria e un confronto che ha visto coinvolte tutte le categorie interessate, ha firmato il decreto ministeriale che aggiorna per il prossimo triennio il compenso per la riproduzione privata di fonogrammi e di videogrammi previsto dalla legge sul diritto d’autore. Il Ministro Franceschini e il Presidente della Siae, Gino Paoli hanno convenuto di impegnarsi, per la parte incrementale di gettito delle nuove tariffe, affinché tutte le categorie di titolari dei diritti di copia privata impieghino una quota di tali somme alla promozione di giovani autori e artisti e di opere prime.

GARANTITA LA CREATIVITÀ
“Con questo intervento – ha commentato Franceschini – si garantisce il diritto degli autori e degli artisti alla giusta remunerazione delle loro attività creative, senza gravare sui consumatori.”

CAPZIOSO CHI PARLA DI TASSA SUI TELEFONINI A CARICO DEI CONSUMATORI
“Parlare di tassa sui telefonini è capzioso e strumentale: il decreto non introduce alcuna nuova tassa ma si limita a rimodulare ed aggiornare le tariffe che i produttori di dispositivi tecnologici dovranno corrispondere (a titolo di indennizzo forfettario sui nuovi prodotti) agli autori e agli artisti per la concessione della riproduzione ad uso personale di opere musicali e audiovisive scaricate dal web. Un meccanismo esistente dal 2009 che doveva essere aggiornato per legge”.

NESSUN AUTOMATISMO SUI PREZZI DI VENDITA
“Il decreto non prevede alcun incremento automatico dei prezzi di vendita. Peraltro, com’è noto, in larga parte gli smartphone e tablet sono venduti a prezzo fisso”.

AGGIORNAMENTO PREVISTO DALLA LEGGE
“Ho applicato doverosamente una norma di legge vigente” ha concluso il ministro Franceschini ricordando che “è dal 2012 che le tabelle sull’equo compenso attendevano di essere aggiornate. E ho anche ricostituito il tavolo tecnico che dovrà monitorare l’evoluzione e le tendenze del mercato e che, entro 12 mesi, verificherà lo stato di applicazione di questo provvedimento. Governo e parlamento dovranno adesso riflettere sulla necessità di adeguare la norma di legge ai cambiamenti tecnologici e di mercato, in parte già avvenuti e in parte prevedibili”.

L’APPELLO DEL MONDO DELLA CULTURA
Il decreto corrisponde alle tante sollecitazioni del mondo della cultura. Solo un mese fa, oltre 4.000 autori hanno chiesto al governo di intervenire a tutela del diritto alla creatività e di monitorare i riflessi della costante e rapida evoluzione tecnologica nel mondo dell’arte.

I FIRMATARI: DA SORRENTINO A MORRICONE
Hanno firmato l’appello al ministro Franceschini tra gli altri: Paolo Sorrentino, Toni Servillo, Roberto Andò, Renzo Arbore, Pupi Avati, Malika Ayane, Claudio Baglioni, Al Bano, Angelo Barbagallo, Franco Battiato, Pippo Baudo, Andrea Bocelli, Fausto Brizzi, Caterina Caselli, Luca Carboni, Riccardo Cocciante, Paolo Conte, Paola Cortellesi, Maurizio Costanzo, Simone Cristicchi, Gigi D’Alessio, Maria De Filippi, Francesco De Gregori, Elisa, Roby Facchinetti, Fedez, Sabrina Ferilli, Tiziano Ferro, Elio Germano, Paolo Genovese, Dori Ghezzi, Irene Grandi, Raphael Gualazzi, Francesco Guccini, Luciano Ligabue, Daniele Luchetti, Neri Marcoré, Franco Migliacci, Riccardo Milani, Mogol, Enzo Monteleone, Gianni Morandi, Ennio Morricone, Orchestra Piazza Vittorio, Laura Pausini, Piero Pelù, Max Pezzali, Nicola Piovani, Eros Ramazzotti, Danilo Rea, Antonio Ricci, Marco Risi, Kim Rossi Stuart, Stefano Rulli, Renzo Rubino, Stefano Rulli, Claudio Santamaria, Enrico e Carlo Vanzina, Antonello Venditti, Carlo Verdone, Renato Zero, Nina Zilli e Zucchero.

LA TABELLA DEI COMPENSI

EquoCompenso2014
Equo compenso per copia privata 2014

 

I COMMENTI

Capezzone conferma la sua ignoranza delle normative europee e delle leggi dello Stato italiano. Non rammenta neanche che l’equo compenso su smartphone fu introdotto da Sandro Bondi. Il suo disprezzo verso chi crea arte e cultura non merita neanche di essere ulteriormente commentato“. Cosi’ risponde Gino Paoli, presidente della SIAE, in una nota ufficiale a Daniele Capezzone (FI) che aveva attaccato la Societa’ definendola “un carrozzone pubblico, un ente inutile e inefficiente che andrebbe abolito, il quale a sua volta girera’ questi soldi ad artisti gia’ famosi e gia’ ricchissimi“, nel merito della del provvedimento di adeguamento delle tariffe per copia privata.

Comprendo l’amarezza e le preoccupazioni del presidente di Confindustria Digitale Catania. D’altronde i 4 euro concessi agli autori rischiano di mettere in grave pericolo i fatturati delle multinazionali che invece del 120% potrebbero crescere solo del 118%. Chiedero’ al nostro direttore generale di trovare 10/20 mila euro per un progetto di sostegno psicologico destinato ai manager delle multinazionali” ha commentato Gino Paoli .
Per quanto riguarda le dichiarazioni di Capezzone, non mi sorprendono affatto – prosegue Paoli -. Si tratta infatti di una persona che, nel tempo, ha piu’ volte tradito se stesso; ininfluente e incompiuto come i suoi pensieri“.

Per FIMI, (Federazione dell’industria musicale italiana di Confindustria), il Decreto in materia di equo compenso per la copia privata firmato dal Ministro Dario Franceschini, risulta equilibrato e tiene conto dell’evoluzione tecnologia che attualmente consente ai consumatori di realizzare con più facilità riproduzioni personali grazie a smartphone e tablet.
La copia privata é una forma di licenza illimitata che consente di utilizzare al meglio la propria musica legale” ha dichiarato il CEO di FIMI, Enzo Mazza. “Con questo Decreto il Ministro aggiorna le tariffe avvicinandole a quelle europee, riconoscendo che si tratta di un compenso per diritti e non una tassa” ha concluso infine Mazza.

Su Giovanni d'Ammassa

Avvocato con studio in Milano dal 1997, coltiva sin dall'Università lo studio e l’insegnamento del diritto d’autore. Fonda Diritttodautore.it nel 1999. Appassionato chitarrista e runner.

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