Il Senato della Repubblica il 16 gennaio scorso ha approvato il disegno di legge n. 1609 recante modifiche alle disposizioni processuali stabilite dall’art. 134, 1° comma, del Decreto Legislativo 10 febbraio 2005, n. 30 (Codice della proprietà industriale).
Tale disegno di legge costituisce la risposta del Parlamento alla sentenza della Corte Costituzione del 17 maggio 2007, n. 170 (pubblicata in Gazzetta Ufficiale – 1a Serie Speciale Corte Costituzionale n. 20 del 23 maggio 2007), che ha dichiarato illegittimo l’art. 134, 1° comma, del D.Lgs. n. 30/2005 nella parte in cui ha introdotto nelle materie “industrialistiche” il cosiddetto rito societario disciplinato dal Decreto Legislativo 17 gennaio 2003, n. 5.
Il Senato, preso atto della decisione della Corte Costituzionale e riconosciuta l’utilità e l’opportunità dell’applicazione del rito societario alle cause nelle materie di cui al Codice della proprietà industriale, ha deciso di introdurre tale rito facendo ricorso ad una legge ordinaria.
In particolare il disegno di legge consta di tre articoli: il primo articolo modifica l’art. 134, 1° comma, del D.Lgs. n. 30/2005, riproponendo pressoché integralmente la formulazione dell’articolo ante decisione della Consulta; il secondo articolo introduce una disposizione transitoria per disciplinare i procedimenti pendenti alla data del 18 maggio 2007 (giorno successivo al deposito della sentenza della Consulta) e quelli non ancora intrapresi a tale data; il terzo articolo, infine, stabilisce che la legge (qualora approvata) entrerà in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
Il disegno di legge e la connessa documentazione sono consultabili alla pagina web:
www.senato.it/leg/15/BGT/Schede/Ddliter/28409.htm
Avv. Raffaella Pellegrino