Axel Voss (PPE), relatore della Direttiva sui diritti d’autore al Parlamento Europeo, ha fissato la data per il voto nella commissione JURI per il 20 o il 21 giugno. Il voto in assemblea plenaria avrà quindi luogo probabilmente a luglio o, al più tardi, a settembre.
Anche il Consiglio dell’Unione Europea è quasi pronto per la prossima fase, i negoziati interistituzionali (anche denominati “trilogue”), poiché la presidenza bulgara richiederà il mandato per i negoziati il 27 aprile 2018 alla riunione del COREPER.
La proposta della Presidenza è in ogni aspetto più debole della Commissione e persino della proposta del Parlamento. L’articolo 13 che tratta il cd. “value gap” include misure di mitigazione che offrono alle piattaforme la possibilità di non ottenere licenze ma solo di ridurre il contenuto.
Non sono state apportate modifiche importanti agli obblighi di trasparenza a eccezione dell’inserimento di un paragrafo inutile nell’articolo 14, in cui un autore potrebbe dover richiedere direttamente le informazioni a terzi quando il primo partner contrattuale non dispone di informazioni sullo sfruttamento dell’opera.
Il Parlamento Europeo, d’altro canto, non ha ancora finalizzato la disposizione sul “value gap” nell’articolo 13. Gli articoli 14-16 sono stati più o meno finalizzati. La stessa disposizione sull’obbligo di informazione nei confronti di terzi è stata aggiunta come nel Consiglio. Una nota positiva: sembra molto probabile che un meccanismo per rivendicare i diritti a un’opera (diritto di revoca) possa essere introdotto nella proposta del Parlamento.
È probabile che i negoziati interistituzionali tra Consiglio, Commissione e Parlamento inizino nell’ottobre 2018.
Il testo della proposta di direttiva è disponibile al seguente link:
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:52016PC0593
Giovanni d’Ammassa
Fonte: ECSA