La star del rap Eminem ha vinto una causa per cybersquatting contro una azienda britannica che è risultata rea di aver sfruttato il nome del rapper bianco al fine di vendere on-line suonerie per cellulari ed immagini da inviare via sms.
La decisione è stata resa nota pochi giorni fa dalla WIPO (World Intellectual Property Organization). L’Organizzazione Mondiale per la Protezione Intellettuale aveva nominato un arbitro affinché esaminasse il reclamo che il musicista aveva sporto contro Tim Mcintosh e la Visitair Ltd., che lo scorso anno avevano registrato un dominio a nome eminemmobile.com.
Eminem, vero nome Marshall Mathers III, si era opposto a che il suo nome d’arte e le sue canzoni (tra esse “The Real Slim Shady” e “Stan”) venissero usate e reclamizzare nel sito in questione, il quale peraltro riporta un disclaimer secondo cui il sito stesso non è ufficiale, né è connesso in alcun modo con il vincitore di cinque premi Grammy, e che dunque in ciò segue il disposto della legge.
Ma l’arbitro canadese Nelson Landry ha ritenuto che il nome del dominio fosse stato registrato in mala fede, e che né Macintosh né Visitair avessero alcun diritto o interesse legittimo . Il nome del dominio verrà ora automaticamente trasferito ad Eminem entro dieci giorni, salvo il caso in cui la parte soccombente non decida di adire l’Autorità Giudiziaria e di impugnare la decisione.
Il cantante è la prima star del rap ad utilizzare il servizio a costo ridotto della WIPO per la protezione del copyright, ed uno degli artisti musicali insieme a Madonna, Celine Dion e Robin Williams che grazie a questo sevizio hanno vinto delle cause per infrazione del copyright.
La redazione (Alessandro di Francia)