Valenti: nessun futuro per la musica

Il presidente della Motion Picture Association of America (MPAA), Jack Valenti, paladino delle battaglie contro la pirateria, nel corso di una intervista rilasciata all'”Harvard Political Review” ha preconizzato la fine del settore musicale nel giro di pochi anni a causa della portata del fenomeno della pirateria.
Valenti, non nuovo a dichiarazioni di questo tenore, ha evidenziato il fatto che le perdite generate dal fenomeno della pirateria, avranno come conseguenza l’impossibilità da parte delle case discografiche di effettuare nuovi investimenti, portando in tal modo il settore a morire.
Molta preoccupazione Valenti l’ha espressa anche in relazione alla diffusione della banda larga presso l’utente finale che consentirà ai navigatori della Rete di poter accedere ai film in modo più semplice e veloce consentendo di poterli scaricare in breve tempo.
Il presidente di MPAA ha evidenziato gravi falle dal punto di vista culturale del sistema come dimostrato dal comportamento di coloro i quali accedono a materiale piratato in Rete e lo diffondono; secondo Valenti la maggior parte dei giovani non ruberebbe mai un DVD dagli scaffali di un rivenditore, ma molti non esitano a scaricare un film piratato dalla Rete senza percepire la cosa come un reato.
Interrogato anche in relazione alla possibilità , nell’ambito del fair use, di realizzare una copia di sicurezza, Valenti ha affermato in primo luogo che il fair use non è una norma e che l’inalterabilità del prodotto digitale nel tempo non rende necessaria l’effettuazione di una copia di sicurezza e quindi l’aggiramento di eventuali sistemi di protezione.

La redazione (RB)

Su Giovanni d'Ammassa

Avvocato con studio in Milano dal 1997, coltiva sin dall'Università lo studio e l’insegnamento del diritto d’autore. Fonda Diritttodautore.it nel 1999. Appassionato chitarrista e runner.

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