La Commissione Giuridica del Parlamento Europeo ha approvato maertedì scorso la Relazione sulla copia privata a grande maggioranza dei componenti. La Relazione va in votazione all’Assemblea plenaria del Parlamento prevista per il prossimo 27 febbraio.
Il compenso non ricadrà sui consumatori, come vorrebbe far credere una campagna di stampa di parte e come già accade in Francia e in Germania, ma sarà un minor guadagno a carico dei produttori multinazionali.
La Relazione presentata della parlamentare Françoise Castex conferma, in tutti i suoi aspetti, la validità del modello italiano di copia privata, sostenuto dalla SIAE, che risponde a tutti i requisiti necessari. Nel documento si auspica che altri Paesi adeguino i loro ordinamenti a questi requisiti, affinché nel territorio dell’Unione si possa avere un regime armonizzato di questo importante istituto che, mentre assicura la libera fruizione da parte di tutti dei prodotti culturali, remunera i titolari dei diritti e consente ai produttori di device un sempre maggiore successo commerciale dei loro prodotti.
Françoise Castex ha twittato: “Europa digitale non ha ancora ucciso Europa della cultura!”
Il testo del progetto di relazione è disponibile al seguente link:
http://www.europarl.europa.eu/meetdocs/2009_2014/documents/juri/pr/1005/1005980/1005980it.pdf