Molti hosting provider mettono a disposizione degli utenti dei meccanismi per l’inoltro di segnalazioni e reclami.
Il 98,6% di essi sono relativi alla violazione del copyright ed hanno ad oggetto la richiesta di cancellazione di una URL da un motore di ricerca.
Detti reclami partono prevalentemente dagli aventi diritto, da loro legali o da associazioni anti-pirateria e trovano ascolto entro poche settimane, tanto che una parte considerevole di essi va offline subito dopo la generazione dei reclami .
È quanto si legge nel dossier intitolato “Who Watches the Watchmen: Exploring Complaints”, una ricerca condotta su larga scala dalla Queen Mary University di Londra e dalla Boston University, che ha avuto per oggetto i reclami sul web.
Si aggiunge che questi meccanismi di autoregolamentazione degli hosting provider non potranno che incrementarsi e rendersi sempre più performanti, in ottemperanza alla nuova Direttiva Copyright, quanto meno nell’ambito della Comunità Europea.
Per scaricare il dossier: https://arxiv.org/pdf/1902.05796.pdf
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