Un trio di artisti ha intentato una causa contro Stability AI e Midjourney, gli inventori del generatore di arte artificiale Stable Diffusion, e la piattaforma di portfolio DeviantArt, che ha recentemente creato un generatore di arte artificiale, DreamUp.
Secondo i tre artisti, sarebbero stati violati i diritti d’autore di milioni di artisti quando le organizzazioni hanno addestrato i loro strumenti di intelligenza artificiale su cinque miliardi di immagini raccolte dal web, senza ottenere però un preventivo consenso per la loro utilizzazione.
Se questi sistemi violino o meno la legge sul diritto d’autore è una questione complessa e sarà interessante leggere quello che dirà il tribunale americano.
I creatori di questi strumenti di intelligenza artificiale generalmente sostengono che l’addestramento dei software con contenuti tutelati dal diritto d’autore è coperto, almeno negli Stati Uniti, dalla dottrina del fair use. Ma è tutto da vedere, e ricordiamoci che le leggi nell’Unione Europea sono diverse, da noi non esiste il fair use ma le eccezioni e limitazioni ai diritti degli autori sono tipizzate, ovvero sono indicate tassativamente e interpretate restrittivamente.
Inoltre, l’atto introduttivo della causa è stato criticato perché, a quanto pare, contiende delle inesattezze tecniche. Per esempio, si afferma che i modelli artistici di intelligenza artificiale “memorizzano copie compresse di immagini di addestramento” e poi le “ricombinano“, funzionando come “strumenti per collage del 21° secolo“.
Tuttavia, i modelli AI non memorizzano affatto immagini, ma piuttosto rappresentazioni matematiche di modelli raccolti da queste immagini. Il software non mette insieme pezzi di immagini sotto forma di collage, ma crea immagini da zero sulla base di queste rappresentazioni matematiche.
Anche qui, seguiremo con molto interesse l’evoluzione della vicenda.