Spagna: IVA sui CD deve essere al 4%

La nuova ministro della Cultura, Carmen Calvo, ha annunciato in un’intervista alla radio una riduzione dell’Iva su libri e dischi. Nel caso dei dischi, il ribasso sarà drastico, dall’attuale 16% calerà al 4, mentre per i libri passerà dal 4% a un simbolico 1.
“Il forte ribasso dell’Iva – ha spiegato – ridurrà i prezzi finali di libri e dischi con effetto doppiamente positivo: aumenteranno gli acquisti da parte dei cittadini e crescerà la produzione. Il rafforzamento dell’industria contribuirà alla lotta alla pirateria musicale e alla protezione della proprietà intellettuale e dei diritti d’autore”.
Sul grave problema della pirateria musicale, la sig.ra Calvo ha affermato: “E’ una seria emergenza da quando la tecnologia permette la riproduzione illegale dei dischi. Saranno necessari nuovi «sistemi di protezione», che spetterà alle case discografiche inventare, e «misure di prevenzione e di sanzione» che saranno adottate dalla pubblica amministrazione. In questo ultimo caso, bisognerà cercare la collaborazione con le autorità locali, più al corrente dei reati che si commettono in strada, come la vendita massiccia di cd illegali”.
Tuttavia si tratta ovviamente di un’annuncio di “buoni propositi” e non di una reale revisione della politica fiscale. Come per tutti gli Stati membri della Unione Europea, anche la Spagna per poter modificare le aliquote ridotte è soggetta alle decisioni dell’Ecofin.
Ciononostante, come osservato da più parti, l’iniziativa spagnola è sicuramente un ulteriore stimolo, dopo le posizioni di Francia ed Italia, nei confronti dell’Europa, per poter presto vedere una vera revisione dell’Annesso H alla Direttiva sull’IVA.

La redazione

Su Giovanni d'Ammassa

Avvocato con studio in Milano dal 1997, coltiva sin dall'Università lo studio e l’insegnamento del diritto d’autore. Fonda Diritttodautore.it nel 1999. Appassionato chitarrista e runner.

Controlla anche

Un plagio “Good control”, l’ultimo successo di Madonna?

un'accusa contro Madonna per plagio