La Polonia ha presentato un formale ricorso alla Corte di Giustizia Europea contro la direttiva di recentemente approvazione, che ha riformato il diritto d’autore.
Il governo polacco sostiene invero che comporti una limitazione eccessiva della libertà di espressione e che, in particolare su Internet, il requisito del filtro dei contenuti protetti che i provider saranno tenuti ad applicare possa rivelarsi una censura preventiva.
Contro la direttiva copyright, oltre alla Polonia, aveva votato anche l’Italia.
Gli stati membri hanno 24 mesi dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale Ue del testo definitivo, avvenuta il 17 maggio scorso, per il recepimento della direttiva nell’ordinamento interno.
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