Gi autori italiano esprimono la loro preoccupazione per le decisioni del Parlamento europeo, che vanno contro una seria tutela del diritto d’autore, che tra l’altro in termini economici rappresenta circa il 5/6% del PIL europeo.
Il presidente della S.I.A.E. Giorgio Assumma, in una intervista all’agenzia AdnKronos, ha così commentato nei giorni scorsi la recente approvazione da parte del Parlamento europeo di un emendamento al cosiddetto “pacchetto Telecom” dichiarando di essere “seriamente preoccupato per il comportamento dell’Unione europea di fronte al problema di tutelare i diritti della proprietà letteraria e artistica che è e deve essere considerata di rango primario”.
L’emendamento votato il 6 maggio dal Parlamento europeo stabilisce che non è possibile disconnettere gli utenti Internet che abbiano commesso violazioni al diritto d’autore senza il pronunciamento previo dell’autorità giudiziaria.
“Il pericolo della decisione presa ” ha affermato Giorgio Assumma ” risiede nel fatto che la lungaggine dei provvedimenti può portare a una decisione repressiva dell’autorità giudiziaria con molto ritardo, non riuscendo così ad eliminare sufficientemente i danni prodotti dalla illecita messa in onda su Internet. Credo quindi che in una successiva fase il Consiglio europeo e il Parlamento dovranno studiare, se si terrà in piedi l’orientamento ora espresso dal Parlamento, misure giurisdizionali d’urgenza che precedano la decisione finale (…)
Il Consiglio d’Europa ” prosegue Assumma ” prima di portare il problema in Aula, aveva raggiunto un accordo con i due parlamentari relatori nel quale non si prevedeva la necessità dell’intervento dell’autorità giudiziaria. Quindi l’Aula ha smentito l’indirizzo assunto da due suoi rappresentanti”.