RIAA ha dato il via a nuove azioni legali che hanno come obiettivo il contrasto alla pirateria praticata nei campus universitari.
Sono state quindi adite le vie legali contro 745 individui (le cui identità sono allo stato ignote e di cui RIAA conosce solo l’indirizzo IP), accusati di violazione di copyright, dislocati in 14 college statunitensi.
Cary Sherman ha sottolineato come in conseguenza della illecita attività realizzata da molti utenti della Rete tra e quindi anche dai predetti studenti siano sottratte risorse al settore musicale che consentirebbero il lancio di nuovi artisti.
Negli USA il problema della violazione di copyright perpetrata tramite le reti interne ai campus è sempre più sentito anche dalle amministrazioni degli stessi, tanto che alcune università stanno prendendo in considerazione l’idea di adottare sistemi ‘legittimi’ di per scaricare musica a pagamento all’interno delle reti degli istituti.
Secondo Cass Cliatt portavoce dell’Università di Princeton bisogna rendere edotti gli studenti che lo scambio illecito di file non è una attività priva di conseguenze in modo da fare loro affrontare l’analisi della situazione in termini di costi-benefci.
La redazione (Raimondo Bellantoni)