Microsoft ha reso noti i dettagli relativi a un aggiornamento della propria tecnologia di protezione dei contenutiper lungo tempo rimandato. Un tale “upgrade” servirà tra l’altro a trasferire contenuti digitali a prova di pirateria su supporti meccanici mobili e reti di utenza casalinga.
Janus ‘ questo il nome del software di cui si parla già da un anno ‘ ha il compito di facilitare il passaggio dei contenuti da Internet ai lettori MP3 portatili, ai software quali Napster o Rhapsody della RealNetworks. Servizi questi ultimi che offrono il download di file musicali a pagamento a tutt’oggi legati a doppio filo ai PC.
Microsoft ha fatto sapere che società quali AOL, Dell, Disney, Napster e Freescale, un sussidiario della Motorola, hanno tutti accettato di adottare la nuova tecnologia.
Al momento, per quanto le major dell’industria discografica e musicale usi le tecnologie di Microsoft, è iTunes di Apple a controllare il mercato del download a pagamento (circa il 70%).
Gli analisti di Microsoft si aspettano però un veloce cambiamento del trend: gli utenti preferiranno riempirsi l’hard disk di file dietro corresponsione di un basso canone mensile, piuttosto che pagare un tanto a file scaricato, come fanno ora con iTunes.
Bisognerà comunque attendere ancora i tempi tecnici dettati dal controllo dell’interoperatività tra la tecnologia di Microsoft ed i vari Dell, Archos, Creative, Rio e iRiver che la supporteranno.
E bisognerà anche capire dove le stesse major dell’industria discografica e musicale vorranno spingere questo controllo dei diritti digitali. E’ certo che il permettere ad un utente di scaricarsi fino a 40 GigaByte di file nel proprio lettore MP3 fa temere lo scontento di quegli utenti che i CD li comprano ancora.
A testimonianza della perseverante ricerca di questo precario equilibrio, le negoziazioni sulle licenze vanno avanti. Né se ne vede una fine a breve termine.
La redazione (Alessandro di Francia)