Dalla revisione dell’Iva agli investimenti nella banda larga, dal diritto d’autore alla fine del blocco a contenuti e acquisti negli altri paesi europei. E’ l’obiettivo della strategia Ue che mira entro fine 2016 a gettare le basi del mercato unico digitale europeo, concorrenziale a quello Usa.
Un’iniziativa attesa e tra le priorità della Commissione Juncker, che ha riscosso il plauso di operatori, consumatori ed eurodeputati. Nei mesi a venire dovranno essere discusse con Europarlamento e stati membri le proposte legislative, con la speranza che questa volta le iniziative non restino lettera morta.
“Oggi gettiamo le basi per il futuro digitale dell’Europa, voglio vedere reti tlc pancontinentali e servizi digitali transfrontalieri“, ha dichiarato il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker.
Lunga la lista delle misure-chiave che dovranno essere prese entro la fine del 2016. In arrivo nuove regole contrattuali per gli acquisti online sia di prodotti reali (dai vestiti agli elettrodomestici) che virtuali (app, film, musica, e-book), una revisione della protezione dei consumatori, e nuove norme contro i costi eccessivi delle spedizioni via corriere. Oltre alla fine del geo-blocking ingiustificato e un copyright rivisto, si faciliterà anche la vendita dei diritti per il settore creativo e verrà estesa la direttiva su cavo e satellite ad alcuni servizi online simili, più la revisione della direttiva media e un’analisi delle piattaforme online.
Altro punto chiave, la revisione dell’Iva per armonizzarla tra i 28, i paesi extra-Ue e tra i prodotti fisici e online come gli e-book. Sul fronte degli operatori, ci saranno nuove regole per la gestione dello spettro, a cui gli stati membri finora si sono opposti, e per gli investimenti nella banda larga.
E poi ancora, protezione dei dati personali e cybersicurezza, uso dei ‘big data’ e creazione di un cloud europeo, oltre a un nuovo piano per l’e-governement.
Fonte: ANSA