Il piano di “licensing” del nuovo sistema di compressione dei dati video denominato MPEG-4 sta destando preoccupazione nel mondo dei media a causa dei diritti troppo elevati da corrispondere a fronte dell’utilizzo di un sistema che promette di potenziare notevolmente le possibilità del video sul Web.
Alcuni sostenitori del sistema hanno approvato la realizzazione del piano che ha diradato il velo di incertezza relativo ai costi dell’implementazione del nuovo formato, ma altri hanno sostenuto che il “fee” proposto equivalente a due centesimi di dollaro all’ora, rende il piano improponibile.
Douglas McIntyre, chief executive di On2 Technologies, ha infatti asserito che il piano richiede un impegno economico che ostacola l’affermazione di uno standard.
La redazione.