Il governo cinese intende estendere le possibilità di protezione offerte dal copyright e a tale scopo ha rese note una serie di proposte in materia.
In generale le proposte consistono nel rendere penalmente perseguibili la duplicazione e lo spaccio di prodotti coperti da copyright senza la necessaria autorizzazione degli aventi diritto, cui si aggiunge l’obbligo per coloro i quali noleggiano video o fumetti (attività molto diffusa) di corrispondere un compenso sempre ai titolari dei diritti.
John Tsang segretario al Commercio, Industria e Tecnologia, ha affermato che le proposte di emendamento sono il risultato di 430 proposte raccolte nel corso di consultazioni pubbliche.
Quattro le categorie di beni per i quali sono previste conseguenze di natura penale in caso di atti di pirateria condotti a fini commerciali sono: programmi software, film, sceneggiati e film per la TV, registrazioni fonografiche.
E’ stato proposto il mantenimento delle eccezioni relative all’utilizzo per fini educativi e per l’utilizzazione effettuata dalla pubblica amministrazione.
Sarà invece introdotta una nuova previsione che stabilisce rilevanza penale per le attività svolte su scala commerciale volte a eludere le protezioni messe a guardia dei contenuti digitali.
Le proposte preliminari saranno presentate dinanzi al Consiglio Legislativo la prossima settimana dopodiché si darà il via a una serie di consultazioni alla fine di quest’anno mentre l’approvazione definitiva degli emendamenti è prevista per il prossimo luglio.
La redazione (Raimondo Bellantoni)