E’ iniziato ieri e termina domani a Ginevra la prima fase del Summit Mondiale della Società dell’Informazione (Wsis) organizzato dalle Nazioni Unite e dalla International Communication Union (ITU) con l’obiettivo di “promuovere una società dell’informazione partecipata e democratica”. La seconda fase avrà luogo a Tunisi nel 2005. Lo scopo, secondo gli organizzatori, è “sviluppare una visione e definizione della Società dell’Informazione, per capire meglio i suoi scopi e dimensioni e redigere un piano d’azione strategico per adattarsi con successo alla nuova società “. La bozza della dichiarazione dei principi è disponibile qui.
Molta la carne al fuoco, una questione rilevante è l’accesso all’informazione e alla conoscenza. Secondo quanto dichiarato da Franco Berardi, in una intervista a La Stampa, “tutti al Summit si aspettano uno scontro tra la cosiddetta società della rete, che aspira ad essere libera ad ogni costo, e le pretese monopolistiche delle major come Microsoft e RIAA, che pretendono di salvaguardare i propri fatturati privatizzando la conoscenza attraverso i brevetti, il copyright e i trademark”. Secondo Berardi l’attivismo sociale e il Social Forum hanno peccato di disorganizzazione: avrebbero dovuto presentarsi compatti al WSIS con proposte ragionate mentre invece si arriva all’appuntamento “sfilacciati” e “senza un orientamento unitario”.
Le informazioni sul Summit sono disponibili nel sito ufficiale, www.itu.int/wsis/.
La redazione