Peter Gabriel e Brian Eno, due degli artisti più orientati allo sfruttamento delle potenzialità offerte dal Web, hanno redatto un Manifesto nel quale affermano che in campo musicale la rivoluzione digitale dovrebbe essere condotta dagli artisti e non dalle case discografiche e dai distributori.
I due hanno fatto appello agli artisti affinché si coalizzino allo scopo di essere direttamente impegnati nel processo di vendita attraverso la Rete, diversificando oltremodo l’offerta rispetto alla commercializzazione del solo supporto fisico.
Eno e Gabriel sostengono, quindi, che le regole in questo nuovo ambito andrebbero definite con l’apporto sostanziale del motore primo del mondo della musica, e cioè l’artista.
Sostengono inoltre la necessità di non fossilizzarsi nella elaborazione di un solo modello di commercializzazione digitale, me di prevederne vari in considerazione delle esigenze e della volontà non solo del pubblico, ma anche dell’artista.
I libello è denominato MUDDA Manifesto for Magnificent Union of Digitally Downloading Artists.
Ulteriori informazioni possono essere richieste all’indirizzo e-mail: mudda@od2.com.
La redazione (Raimondo Bellantoni)