EMI e Warner, per adesso la fusione non si fa

EMI Group ha respinto la proposta di Warner Music Group, formulata il 27 giugno scorso, di acquistare il 100% delle azioni EMI a 320 pence per azione in contanti.
La trattativa era iniziata il 1 maggio. Warner era convinta che la propria proposta fosse vantaggiosa anche per gli azionisti EMI.
Dal canto suo Warner aveva bocciato l’offerta di EMI, che avrebbe desiderato vendere a 31 dollari per azione, sempre in contanti. Warner è comunque d’accordo con EMI sulle ottime potenzialità insite nell’operazione, visto che l’acquisizione delle quote EMI da parte Warner darà agli azionisti di entrambe le società l’opportunità di realizzare significanti guadagni.
La proposta EMI include molte condizioni di importanza rilevante nell’economia del rapporto, che aumentano i rischi di una sua corretta esecuzione. In particolare, tra queste vi è la pre-vendita di Warner Chappel Music e il trasferimento di diritti d’autore sulle opere. Entrambe le società , comunque, hanno posto alcune condizioni circa l’approvazione e reciproci obblighi.
Tuttavia, la proposta di Warner di acquisto EMI non è soggetta a condizioni circa la pre-vendita delle edizioni musicali, né contempla un finanziamento del capitale sociale.

Su Giovanni d'Ammassa

Avvocato con studio in Milano dal 1997, coltiva sin dall'Università lo studio e l’insegnamento del diritto d’autore. Fonda Diritttodautore.it nel 1999. Appassionato chitarrista e runner.

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