Dagli uomini chiave dello sviluppo della rete, per la prima volta invitati al tavolo dei politici che governano la Terra, proviene la richiesta di “piu’ internet per tutti, gratis e in ogni angolo del pianeta”.
Nella dichiarazione finale al vertice di Deauville provengono però soltanto dichiarazioni di principio e la constatazione che le leggi devono sostenere ma non imbrigliare la creativita’ del web. In sostanza dalla riunione non sono scaturite vere decisioni, con delusione della collettività .
L’organizzatore dell’iniziativa, Maurice Levy, patron del gigante della comunicazione Publicis, ha proclamato: “Riteniamo all’unanimita’ che si debba garantire l’accesso libero e aperto a internet a ogni abitante del pianeta, proteggere la proprieta’ intellettuale”, ma senza “creare ostacoli alla crescita e allo sviluppo” della rete.
Infine, i governi devono “massicciamente investire” nella banda larga sempre piu’ larga e nell’alta velocita’ sempre piu’ veloce per evitare che la moltitudine di dati in circolazione non provochi, un giorno, l’implosione del sistema.
Fonte: www.ansa.it