Commissione Affari Giuridici UE: “la riforma del diritto d’autore deve bilanciare gli interessi dei titolari di diritti e degli utenti”

La Commissione Affari Giuridici del Parlamento dell’Unione Europea ha votato il 16 giugno scorso una risoluzione sulla riforma del diritto d’autore nell’Unione Europea, proposta dalla parlamentare e relatrice Julia Reda (Verdi / ALE, DE), che dopo la votazione ha dichiarato: “il Parlamento riconosce che la riforma del diritto d’autore è necessaria non solo per migliorare il mercato unico digitale“.

Le prossime proposte di riforma per l’era e il mercato unico digitale dell’UE devono proteggere la diversità culturale dell’Europa e l’accesso dei cittadini, e trovare un giusto equilibrio tra i diritti e gli interessi dei titolari e degli utenti, affermano i deputati della Commissione.

In questa relazione, il Parlamento riconosce che la riforma del diritto d’autore è necessaria non solo per migliorare il mercato unico digitale, ma anche per promuovere l’accesso alla conoscenza e all’informazione per tutti in Europa. Chiediamo alla Commissione di prendere in considerazione una vasta gamma di misure per portare le leggi sul diritto d’autore al passo con la realtà in mutamento e per migliorare l’accesso transfrontaliero alle nostre diversità culturali“, ha ribadito la relatrice Julia Reda.
Questo rapporto segna un punto di svolta. Dopo decenni di introduzione di nuove restrizioni per tutelare gli interessi materiali dei titolari dei diritti, oggi vogliamo cercare di ristabilire l’equilibrio nelle norme sul diritto d’autore e di ridurre l’incertezza giuridica che gli europei devono affrontare quando si accede a opere protette dal diritto d’autore“, ha aggiunto.
La relazione è stata approvata con 23 voti favorevoli e 2 contrari.

La questione del geo-blocking
L’accesso degli utenti a determinati servizi di contenuti è troppo spesso negata per motivi geografici, dicono i deputati, i quali pertanto esortano la Commissione a proporre modi per migliorare l’accessibilità transfrontaliera di servizi e contenuti protetti dal diritto d’autore. I sistemi di geoblocking non dovrebbero impedire alle minoranze culturali degli Stati membri dell’UE di accedere ai contenuti o servizi nella loro lingua.

Tuttavia, i deputati sottolineano anche l’importanza delle licenze territoriali, in particolare per il finanziamento audiovisivo e cinematografico. La riforma del diritto d’autore deve mantenere il principio di territorialità, in modo da consentire “a ogni Stato membro di salvaguardare il principio dell’equa remunerazione“, dicono. Inoltre nella relazione si sottolinea che, anche se il diritto d’autore implica intrinsecamente la territorialità, non vi è alcuna contraddizione tra territorialità e portabilità dei contenuti.

I deputati invitano la Commissione a garantire che qualsiasi iniziativa volta a modernizzare il diritto d’autore sia preceduta da uno studio del suo probabile impatto sulla produzione, il finanziamento e la distribuzione di film e contenuti televisivi, e anche sulla diversità culturale.

Un unico sistema europeo di diritto d’autore?
Se si guarda a idee per un’ulteriore armonizzazione delle leggi nazionali in materia, la Commissione dovrebbe valutare il probabile impatto di un “unico copyright europeo” sui posti di lavoro e l’innovazione, gli interessi degli autori e dei titolari dei diritti, e la promozione dell’accesso dei consumatori alla diversità culturale.

Una remunerazione equa e adeguata per tutti gli aventi diritto
I deputati riconoscono che il lavoro creativo ha bisogno di protezione legale e una “remunerazione equa e adeguata per tutte le categorie di titolari di diritti“. Inoltre si dovrebbe migliorare la posizione contrattuale degli autori e degli artisti interpreti in relazione ad altri titolari di diritti e intermediari.

Eccezioni e limitazioni
La Commissione dovrebbe valutare se includere o meno le eccezioni che consentono alle biblioteche di prestare le opere in formati digitali, come per esempio e-book, e agli studiosi di estrarre testo e dati.

Gli Stati membri hanno operato differenti scelte in tema di eccezioni, facoltative, che, secondo i deputati, portano a una incertezza giuridica. Potrebbero pertanto essere necessarie norme comuni per alcune eccezioni e limitazioni, ma le differenze possono anche essere giustificate, per consentire agli Stati membri di legiferare secondo i loro interessi culturali ed economici specifici.

I deputati sottolineano che le eccezioni d’autore e le limitazioni sono necessarie per le persone con disabilità e incoraggiano gli Stati membri a ratificare la firma del trattato di Marrakech, che mira a facilitare l’accesso per i non vedenti e gli ipovedenti ai libri dell’UE.

Freedom of panorama
In merito alla “libertà di panorama”, come per esempio il diritto di creare e condividere le immagini e le fotografie di edifici pubblici, il testo avverte che l’uso commerciale di tali riproduzioni dovrebbe essere sottoposto all’autorizzazione del titolare dei diritti.

Prossimi passi
Il testo approvato dalla Commissione per gli Affari Giuridici deve ancora essere approvato dal Parlamento nel suo insieme. Un voto in seduta plenaria è previsto per il 9 luglio (da confermare).

Una proposta per modernizzare il diritto d’autore UE sarà presentata dalla Commissione europea entro la fine del 2015.

Fonte: Comunicato Stampa UE

Su Giovanni d'Ammassa

Avvocato con studio in Milano dal 1997, coltiva sin dall'Università lo studio e l’insegnamento del diritto d’autore. Fonda Diritttodautore.it nel 1999. Appassionato chitarrista e runner.

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