Decine di migliaia di libri, CD, e DVD piratati sono stati pubblicamente distrutti lo scorso sabato a Pechino allo scopo di dare visibilità a una serie di iniziative volte a rafforzare la protezione in materia di copyright.
L’obiettivo di una siffatta azione è l’aumento della consapevolezza del pubblico cinese, infatti, secondo quanto dichiarato dalle autorità , non è possibile combattere il fenomeno della pirateria solo mediante una maggiore efficienza di meccanismi normativi, ma anche grazie a una efficace azione di comunicazione.
La lotta alla pirateria è una delle ‘conditio sine qua non’ affinché la Cina possa entrare definitivamente a fare parte della comunità economica dei cosiddetti Paesi sviluppati molto preoccupati per il pregiudizio arrecato alle proprie economie dalla devastante azione della pirateria cinese.
A sostegno della tesi del rinnovato impegno della Cina nella lotta alla pirateria i dati relativo alla attività delle forze dell’ordine che nel corso dell’anno 2004 hanno confiscato 85 milioni di prodotti contraffatti con un incremento del 23% rispetto all’anno precedente. I dati pur essendo confortanti sono però solo la punta di un iceberg che corre il rischio di mettere in gravi ambasce il governo cinese.
La redazione (Raimondo Bellantoni)