L’Alta Corte cinese ,probabilmente anche in relazione alle palesate preoccupazioni dei Paesi occidentali in merito all’alto tasso di pirateria e contraffazione che contraddistingue la Cina, ha deciso di porre in essere misure normative più severe per combattere il fenomeno.
L’Alta Corte del Popolo, ha esteso le previsioni secondo le quali una violazione della proprietà intellettuale può essere regolamentata da norme di natura penale.
In buona sostanza anche violazioni in precedenza considerate di minore entità saranno trattate come crimini.
In particolare gli Stati Uniti premono da diverso tempo per una maggiore fermezza del governo cinese nei confronti del suddetto tipo di violazioni.
Secondo Robert Zoellick rappresentante dello US Trade, la pirateria cinese costa ogni anno alle aziende americane quasi 3,8 milioni di dollari all’anno.
La redazione (Raimondo Bellantoni)