L’introduzione in Cina di norme volte a una fattiva protezione del diritto di autore, sta iniziando a generare i primi effetti anche sul piano pratico.
Il Museo della Rivoluzione di Pechino e una società di Shanghai sono stati infatti condannati a versare alla famiglia di un artista cinese, autore di un famoso ritratto di Mao, una somma superiore ai 50.000 dollari.
Il risarcimento è stato deciso in quanto sia l’ente e che la società avevano commercializzato delle riproduzioni del quadro senza aver ottenuto la necessaria autorizzazione.
Piuttosto singolare il fatto che una battaglia legale relativa a un principio definito tipicamente “capitalista”, si sia consumata intorno al ritratto del fondatore del comunismo cinese.
La causa è stata intentata dalla figlia di Dong Xiwen.
La redazione (RB)